Sfondo
Di recente, gli Stati Uniti hanno imposto una tariffa del 25% su alcuni prodotti di imballaggio in alluminio. Ciò ha aumentato significativamente i costi per i marchi di cosmetici e farmaceutici che tradizionalmente si affidano ai tubetti di alluminio per la loro leggerezza, la forte protezione del prodotto e il fascino vintage.
Allo stesso tempo, il riscaldamento globale e le crescenti aspettative in materia di responsabilità aziendale stanno accelerando la domanda di imballaggi sostenibili. Nuovi biomateriali, come Vivomer , un'alternativa biodegradabile alla plastica derivata da microbi sviluppata nel Regno Unito, stanno attirando l'attenzione come soluzioni innovative. Oltre a queste tecnologie emergenti, sono già disponibili opzioni pratiche e scalabili per i marchi che cercano imballaggi ecosostenibili.
Il PE ricavato dalla canna da zucchero viene prodotto convertendo l'etanolo derivato dalla canna da zucchero in polietilene. La sua struttura molecolare è identica a quella del PE convenzionale di origine fossile, il che significa che può sostituire fino al 100% del PE vergine in tubetti e flaconi per cosmetici.
Vantaggi : fonte rinnovabile al 100%, minore impronta di carbonio, prestazioni identiche al PE tradizionale, riciclabile.
Limitazioni : costo più elevato rispetto al PE fossile, non biodegradabile (è pur sempre una plastica).
Le fibre di paglia di grano vengono miscelate con PE o PP per produrre tubetti cosmetici compositi, con un tasso di aggiunta tipico del 20-40% , più comunemente intorno30% .
Vantaggi : aspetto naturale unico delle particelle, aspetto e sensazione ecocompatibili, ideali per i marchi che promuovono la sostenibilità.
Limitazioni : non può sostituire completamente la plastica; la resistenza meccanica e la scorrevolezza sono leggermente inferiori rispetto alla plastica pura.
I materiali PCR sono prodotti da plastica riciclata (come PE e PET) e possono essere incorporati in tubetti e flaconi per cosmetici all'1-100% .
Vantaggi : riduce il consumo di plastica vergine, ampiamente adottato dai principali marchi di bellezza mondiali, supporta l'economia circolare.
Limitazioni : un contenuto di PCR più elevato può causare variazioni di colore (aspetto grigiastro, minore chiarezza) e deve soddisfare le certificazioni di qualità cosmetica/alimentare.
Sebbene il Bio-PE, i compositi di paglia di grano e la PCR siano già commercialmente validi, materiali di nuova generazione come il Vivomer e altre plastiche biodegradabili a base microbica offrono uno sguardo al futuro. Queste soluzioni possono decomporsi naturalmente senza compostaggio industriale, trasformando potenzialmente il panorama della sostenibilità del packaging cosmetico.
Con l'aumento dei costi dell'alluminio e le crescenti preoccupazioni ambientali, l'industria cosmetica sta abbracciando una nuova ondata di soluzioni di packaging sostenibili. Dal PE a base di canna da zucchero , che offre un'alternativa rinnovabile al 100%, ai compositi di paglia di grano con il loro fascino naturale ed ecologico, fino ai materiali PCR che consentono un utilizzo circolare su larga scala, i marchi oggi dispongono già di alternative efficaci. Guardando al futuro, biomateriali emergenti come Vivomer indicano opportunità ancora più trasformative per un packaging ecosostenibile.